Intervista a Rossella Brescia – Telebolero 9/2009

RIDERE FA BENE ANCHE A ME

È la regina di “Colorado”, il programma comico di Italia 1, ma è anche conduttrice radiofonica, attrice, insegnante e impreditrice… E soprattutto, non smette mai di ballare. L’infaticabile  Rossella Brescia ci svela il segreto della sua inesauribile energia

Sempre al lavoro Rossella Brescia! In tv la domenica sera con  l’ottava edizione di “Colorado”, in radio ogni mattina dietro i microfoni della trasmissione di Rds “Morning Show” e prossimamente anche guest star nella sitcom ”Vous Les Femmes”, su Italia 1… Il suo, insomma, è ormai da tempo un successo a 360°, ma chi l’ha sempre seguita non può fare a meno di pensare a lei prima di tutto come a una ballerina di talento…
Rossella, non ti manca la danza?
“Ma io non smetto mai di ballare! Mi alleno tutti i giorni”.
Con tutti i tuoi impegni ci riesci davvero?
(Ride). “Sì, faccio sempre lezione con i professionisti e poi non mancano altre occasioni, per esempio partecipo a dei gala di danza. Sarò anche ospite a Danza in Fiera (importante manifestazione interamente dedicata  al mondo del ballo che si terrà dal 19 al 22 febbraio a Firenze, ndr): farò un passo a due con José Perez e capisci bene che per forza di cose debbo continare ad allenarmi!”.
Non ti stressa lavorare così tanto?
“Fino a quando mi divertirò credo riuscirò a farcela, perché è un piacere. In caso contrario, in effetti, diventerebbe troppo pesante. Se non mi andasse di fare qualcosa credo che sarebbe davvero stressante”.
Quindi sei serena in questo momento?
“Sì, molto”.
Ma in tv non avremo occasioni di vederti di nuovo ballare?
“Qualche tempo fa con Maria (De Filippi, ndr) ho parlato della possibilità di fare qualche ospitata. La cosa non è semplicissima da realizzare, perché registriamo ‘Colorado’ lo stesso giorno in cui va in onda ‘Amici’… Tuttavia, siccome forse una delle prossime puntate non coinciderà con la registrazione, potreste vedermi lì almeno una sera: ci andrei molto volentieri”.
Ad “Amici” hai fatto anche parte del corpo docente…
“Sì. Ho partecipato a diverse edizioni e un anno ho anche insegnato danza”.
Ti sei trovata quindi dall’altra parte della barricata, proprio dove siede la tanto temuta e spesso criticata Alessandra Celentano… Da ballerina e da insegnante, come valuti la sua ormai leggendaria severità e la sua crudezza di giudizio?
“Guarda, quello che ti posso dire è che la danza l’hanno insegnata così anche a me, in maniera rigorosa, rigida, con momenti duri. Non prendiamoci in giro: il cammino da seguire  è pieno di ostacoli, fatto di tanta fatica e sacrifici. Scontrarsi con la realtà delle cose è inevitabile. Io trovo Alessandra molto sincera. Certo, possono esserci altri modi di dire le cose, ma la sostanza non cambia. Dopotutto, per fare danza come la intende lei – e io la intendo nello stesso modo – è necessario avere la giusta struttura fisica: è inconcepibile essere troppo pesanti, ci vuole una figura diafana…”.
Non pensi, allora, che ci sia un problema a monte, nella fase delle selezioni? Ad “Amici” continuano a essere ammessi ragazzi che poi in trasmissione si scontrano crudelmente con questa realtà…
“Sai, è anche vero che nella danza moderna non serve essere così tanto sottili. Anche se devi avere comunque un bel fisico, devi essere atletico, devi avere un talento. E poi, molti di loro hanno anche un’età in cui si cambia rapidamente, magari si ingrassa in modo imprevisto: durante l’adolescenza a volte ti trasformi in un attimo. Il fatto è che se vuoi fare danza le cose vanno così: sono d’accordo con la Celentano quando dice che la danza la possono fare tutti, ma non è per tutti. Alcune qualità fisiche e artistiche sono assolutamente necessarie. I suoi discorsi, insomma, sono giusti. Al posto suo io attenuerei un po’ i toni, ma francamente certe volte alcuni ragazzi mostrano troppo poca umiltà; forse anche a me questo darebbe fastidio”.
Hai aperto una scuola di danza nella tua città, a Martina Franca: come fai a seguire anche questa attività?
“Ci vado regolarmente, una volta al mese. Con la mia insegnante c’è una bella collaborazione e insieme creiamo un percorso di studio adatto ai ragazzi. Quando vado giù verifico i risultati e capita anche a me di arrabbiarmi molto! Non pensare che io sia tenera… M ti assicuro una cosa: essere severi è molto più difficile e faticoso che essere teneri. Dire sempre ‘va bene’ è facile. Invece, cercare di far loro comprendere gli errori richiede un sacco di energia. Ma è questo che ti gratifica: lo fai per loro, perché vou portarli a un altro livello”.
E di “Colorado” cosa ci racconti? Se sei ancora lì dopo tante edizioni immagino che ti gratifichi molto…
“Mi gratifica, è vero: mi piace che ci sia tanto da ridere, soprattutto in un periodo difficile come questo… Ridere e scherzare un po’ fa bene a tutti, anche a me. E ridere quando stai lavorando, in particolare, ti aiuta a sopportare meglio la fatica. E poi, dal momento che questa è l’ottava edizione che conduco, per me ‘Colorado’ ormai è una famiglia, una casa! Quando ci sono periodi di pausa tutti loro mi mancano:ho voglia di sentirli, di sapere come stanno… Siamo molto vicini: in questi anni alcuni dei nostri comici si sono sposati, altri ora spettano un bambino… E a me piace seguire tutto questo, partecipare. Devi capire che non ti sto parlando di qualcuno che fa il comico ma poi magari nella vita è musone, o triste, come spesso si racconta delle persone di spettacolo… Loro sono persone umanamente deliziose, sempre pronte a tirarti su. Se mi vedono triste ste, per esempio, si interessano di cosa non vada e mi fanno ridere… È molto bello”.
Fai spesso anche da spalla, i tuoi tempi comici sono innati?
“In realtà me li hanno insegnati loro. Diciamo che io sono curiosa per natura, quindi ho sempre voluto imparare cose nuove…”.
Beppe Braida ci ha raccontato che la vostra complicità è autentica e va al di là delle telecamere. Cosa ci puoi dire di lui?
“Beppe è una di quelle persone di cui ti parlavo un momento fa: fa il comico, ma nella vita è ugualmente comico! Non lo vedrai mai malinconico… E poi è una persona con cui si riesce a lavorare molto tranquillamente”.
Quindi tra voi non c’è competizione? Non vi tocca sgomitare per ritagliarvi spazio?
“No. Questo problema fra di noi non esiste, perché siamo entrambi molto sinceri: se c’è qualcosa che non ci va bene lo diciamo subito, quindi non ci sono malintesi. Questo lavoro va fatto anche con umiltà e credo che questo sia in parte il segreto del nostro successo”.
Fra i comici della trasmissione c’è qualcuno che ti fa più ridere di altri o al quale sei più affezionata?
“Li conosco tutti da così tanto tempo… Sono tutti stupendi, perché sanno rinnovarsi ogni volta e ogni volta mi sorprendono. Certo, sono molto legata ai Turbolenti perché siamo stati insieme a lungo; e poi c’è anche Baz… con cui mi diverto moltissimo quando faccio Roz! Insomma, i personaggi con cui si riesce a creare una bella alchimia sono tanti…”.
Quale sarebbe il tuo programma tv ideale?
“Sinceramente non lo so, sono aperta un po’ a tutto”.
Pensi sia finito il tempo dei varietà “classici”, quelli che davano molto più spazio ai balletti?
“È probabile e questo mi dispiace un po’. Ma bisogna rinnovarsi, è un dato di fatto. Se penso a Fiorello, però… Lui fa varietà, solo che in un modo innovativo. Ecco, mi piacerebbe collaborare con qualcuno che sappia lavorare così, in chiave moderna”.  ★

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