IL BELLO DELLA DIRETTA
Splendido volto di Rai Uno, oltre ad accoglierci il pomeriggio alla sua “Festa Italiana”, ogni martedì in prima serata Caterina Balivo è anche la padrona di casa de “I sogni son desideri”
Intensa. È questo l’aggettivo che ci pare più adatto a descrivere la vita di Caterina Balivo in queste settimane. Eppure, quando le abbiamo chiesto se trovasse faticoso dividersi fra il quotidiano appuntamento pomeridiano di “Festa Italiana” e “I sogni son desideri”, in onda in prima serata ogni martedì, la bella conduttrice di Rai Uno ci ha rassicurato: “mi diverto troppo per sentirmi stanca”.
Dalla sigla alla scenografia, passando per il look del tuo valletto, “I sogni son desideri” si ispira esplicitamente alla favola di Cenerentola. Ti piaceva quando eri bambina?
“Certo, moltissimo. È la favola più popolare, quella che fa sognare di più. Dopotutto, credo che ogni donna si senta un po’ ‘cenerentola’… almeno fino a quando non incontra il suo “principe azzurro”!
Molti sogni dei vostri ospiti riguardano la possibilità di incontrare i loro idoli: cantanti, attori… C’è qualcuno che anche tu vorresti conoscere e che ti farebbe tremare le ginocchia per l’emozione?
“Quando ero piccola il mio idolo era Kim Rossi Stuart… Ma ormai l’ho già incontrato: l’ho perfino premiato! Forse oggi mi emozionerebbe molto di più incontrare una donna straordinaria come Rita Levi Montalcini: mi sentirei intimidita e onorata di conoscerla”.
A “I sogni son desideri” spesso regalate un po’ di gioia a persone particolarmente sfortunate, che dalla vita hanno avuto davvero poco. Pensi che l’esperienza vissuta in trasmissione, una volta spente le telecamere, possa infondere loro una speranza duratura?
“Credo proprio di sì. Anzi, ne sono convinta. Con i nostri sforzi li aiutiamo a ricordarsi che nella vita tutto può succedere. Insomma, diamo loro un motivo valido per tornare a sperare e magari trovare la forza per cambiare la propria vita in meglio. Credo che la trasmissione abbia anche un valore sociale molto forte.
In entrambe le tue trasmissioni, non dev’essere affatto semplice mettere a loro agio gli ospiti, aiutandoli a gestire le forti emozioni che provano. Come ti prepari?
“Prima di tutto, ricordandomi che siamo in diretta e che perciò devo stare molto attenta a non ‘spingere’ troppo, perché l’ospite non dev’essere travolto dall’emozione fino a ‘crollare’. Faccio molto affidamento sulla mia sensibilità personale, perché in occasioni del genere non ci si può limitare a seguire il copione prestabilito: non esiste la “domanda giusta” in assoluto. Bisogna saper ascoltare chi si ha davanti e comportarsi di conseguenza. A volte è necessario anche tacere, per dare semplicemente spazio alla sua storia”.
Quindi improvvisi molto…
“Diciamo che durante la diretta mi adatto a quello che succede, all’empatia che provo di fronte a quella persona… Ma dietro a ogni puntata – è importante ricordarlo – c’è il grande lavoro della redazione che mi fornisce schede molto accurate per ogni ospite: la mia preparazione, infatti, consiste soprattutto in un attento studio di questo materiale, che mi consente di focalizzare i punti più importanti delle vicende e della personalità degli ospiti. Perciò, se il risultato è buono, dipende molto anche dalla bravura dei redattori”.
Visto che ormai sei una veterana, ci spieghi qual è secondo te “il bello della diretta”?
“Che non sai mai cosa può succedere! Niente in diretta è davvero prevedibile: per esempio, qualunque cosa capiti nel mondo, lo vieni a sapere mentre sei davanti alle telecamere e lo puoi comunicare in tempo reale ai telespettatori… Inoltre, non si può prevedere come reagiranno gli ospiti”
E questo non ti spaventa?
“Per niente! Trovo che sia bellissimo e stimolante… E poi ci sono abituata: ho cominciato così. Mi spaventerebbe molto di più dover registrare la trasmissione”.
Cosa ti piace di più della prima serata e cosa ti dà invece maggiore soddisfazione del tuo appuntamento pomeridiano?
Amo moltissimo “Festa italiana”: c’è un clima bellissimo, ci intendiamo tutti a meraviglia e otteniamo anche risultati straordinari in termini di ascolti. Insomma, farla è una gioia e ogni giorno non vedo l’ora di andare al lavoro. La prima serata, invece, rappresenta una grossa responsabilità: tutti si aspettano tanto da te e non deluderli… ti dà un’enorme soddisfazione!”. ★