Intervista a Caterina Balivo – Stop 20/2009

LA MIA VITA? È GIÀ UNA FAVOLA

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Cosa renderebbe ancor più felice Caterina Balivo, la bella fatina di Rai Uno che ogni martedì sera, in una magica atmosfera ispirata alle favole, traduce in realtà le fantasie dei fortunati ospiti de “I sogni son desideri”? A sorpresa, la conduttrice campana svela a Stop di essere… “a posto così”!

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di Camilla Perrucci

Volto molto amato dal pubblico del pomeriggio, che ogni giorno la premia in massa seguendola nel contenitore di Rai Uno “Festa italiana”, ogni martedì sera Caterina Balivo impugna con eleganza la potente “bacchetta magica mediatica” del programma “I sogni son desideri”, dispensando momenti di gioia ai fortunati ospiti della prima serata di Rai Uno. Dalla sigla alla scenografia, quest’anno la trasmissione erede de “Il treno dei desideri”, condotto per tre edizioni da Antonella Clerici, si ispira esplicitamente al racconto di Cenerentola, particolarmente caro anche alla bella conduttrice campana.

«Ho sempre amato ‘Cenerentola’: credo sia la favola che fa sognare di più. E poi, secondo me in ogni donna c’è una “cenerentola”: lo siamo tutte, almeno fino a quando non incontriamo il nostro “principe”».

Tu l’hai già trovato? Anteprima

«No, non ancora. In realtà, non credo esista il “principe azzurro”, l’uomo perfetto in assoluto. Credo piuttosto che possa esserci il “momento giusto” per innamorarsi: insomma, dipende da come sta andando in quel periodo la tua vita. Per ora, io preferisco restare a guardare le altre trasformarsi in principesse!”.

Quindi non cerchi l’anima gemella?

«No, sto bene così: con il mio lavoro, i miei amici… Per adesso, preferisco restare una “cenerentola”».

Non credi nel principe azzurro, d’accordo, ma c’è qualcosa che ti attrae particolarmente in un uomo?

«Mi piace l’uomo sicuro di sé, fra le cui braccia anche io mi possa sentire al sicuro».

A gennaio di quest’anno, conducendo “Dimmi la verità”, sei entrata in contatto con diverse coppie di personaggi famosi. Che idea ti sei fatta? Amore e spettacolo vanno d’accordo?

«Chi lavora nello spettacolo ha le stesse probabilità di trovare la persona giusta e di restare insieme al proprio partner a lungo che hanno le altre persone. L’amore è difficile da trovare e mantenere in assoluto, il mestiere che fai c’entra poco: i problemi sono sempre gli stessi…».

Ne “I sogni son desideri” hai il ruolo che nel cartone animato della Disney aveva la fata Smemorina, un personaggio molto simpatico ma piuttosto svagato. Tu, invece, sembri sempre molto presente a te stessa, molto concentrata…

«Devo esserlo. Le storie che raccontiamo riguardano persone comuni che in quel momento ci stanno confidando qualcosa di molto personale e ci affidano il compito di cambiare in qualche modo la loro vita. Perciò, dar loro tutta l’attenzione possibile è una questione di rispetto. Io credo che questo atteggiamento sia fondamentale: è per questo che anche a “Festa italiana”, ogni giorno, cerco di comportarmi nello stesso modo sia con il personaggio noto sia con la gente comune che ha deciso di contattare la nostra redazione.

Ami fare sorprese anche nella vita privata? Per esempio, ti diverte stupire amici e parenti con regali “pensati”?

«Assolutamente sì! Mi è capitato diverse volte di organizzare feste a sorpresa per gli amici e mi diverte molto cercare il dono giusto per tutti. Lo scorso Natale, per esempio, ho fatto regali a tutta la redazione e ciascuno ho ricevuto una cosa diversa; a Pasqua, invece, al posto del solito uovo ho regalato libri, scegliendoli a seconda dei gusti e delle passioni di ognuno di loro. Sono fatta così: detesto la banalità».

Da bambina sognavi di fare la ballerina… Lo spettacolo è sempre stato il tuo pensiero fisso?

«Da bambina, in realtà, ho sognato di fare molte cose… persino la suora! Ma oggi faccio senz’altro il mestiere più giusto per me, perché quello che ho sempre desiderato è comunicare con le persone.

Ti ritieni fortunata?

«Dire che sono fortunata non basta: quello che ho va ben oltre la fortuna. Ho una famiglia affettuosa, faccio un lavoro fantastico, mi piaccio… “Lassù” mi vogliono proprio bene!»

Cosa sogni per il tuo futuro professionale?

«Vorrei portare “Festa italiana” in prima serata, ma per il resto non ho una meta precisa, un obiettivo particolare: vivo molto il presente, giorno per giorno, e soprattutto amo fare cose sempre nuove. Perciò, mi auguro di continuare a crescere professionalmente e di proporre al pubblico tante novità. Mi piacerebbe molto anche diventare autrice delle mie trasmissioni».

Nel 2003 hai debuttato al cinema e hai avuto un paio di esperienze teatrali. Vuoi fare anche l’attrice?

«Le ricordo come esperienze molto faticose: anche se a detta di molti me la cavavo bene, in realtà non mi divertivo. Insomma, ho capito che la recitazione non è nelle mie corde: non è quello che desidero fare».

A marzo hai vinto l’Oscar tv come personaggio televisivo “rivelazione dell’anno”…

«È stata una soddisfazione enorme, soprattutto perché si è espressa a mio favore una giuria di giornalisti e in genere io non mi sento molto amata dalla ‘critica’. E poi, ritrovarmi sul palco dell’Ariston insieme a tanti personaggi importanti della nostra tv è stato emozionante».

A cosa devi il successo?

«Amo quello che faccio, ci credo profondamente e mi diverto anche molto. Credo che i telespettatori lo percepiscano ».

Qualcuno si rivolge a “I sogni son desideri” anche per ringraziare in maniera particolarmente eclatante le persone a cui devono di più. Tu a chi dedicheresti un “ringraziamento speciale”?

«Io riunirei tutte le mie amiche, che sono una trentina, e organizzerei qualcosa di bello per loro. L’amicizia per me è importantissima e noi siamo proprio un bel gruppo di donne, molto affiatate».

Non sono mai state gelose di te?

«Mai!»            .

Quindi non è vero che le donne si fanno le scarpe a vicenda e non sanno “fare gruppo”?

«Dipende… in certi casi è senz’altro vero. Credo dipenda da che tipo di donna sei. Probabilmente,  essendo cresciuta in una famiglia piena di donne, sono abituata alla loro compagnia e so come prenderle».

Nel 1999 sei arrivata terza a Miss Italia. Non è poco, ma sul tuo sito web sminuisci questo traguardo scrivendo che ti sei classificata “solo” terza. Sei sempre così severa con te stessa?

«Ahimé, sì! Temo di esserlo sempre stata… Per fortuna, da quando faccio questo mestiere un po’ sono migliorata: prima ero ancora più rigida ed esigente. Le mie amiche me lo dicono spesso: lavorare mi fa proprio bene!».

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