Più vecchi = più saggi?

Ieri la mia casella di posta elettronica di ex-giornalista “tv & spettacolo” ha ricevuto il seguente annuncio: “disponibile la locandina italiana di Young Adult!”.
Ora, a essere del tutto onesta, ben piantata come sono nella mia quotidiana realtà di “maternità & housekeeping”, non ne avevo ancora sentito parlare.
Ma l’entusiasmo che traspariva dal per altro laconico messaggio era tale che mi sono incuriosita. Perciò, ho approfondito…

Che fosse un film, era abbastanza evidente.
Nordamericano, idem.
Che non si trattasse della solita commediola leggera, invece, non era mica detto…

Il comico Patton Oswalt interpreta Matt, un vecchio compagno di scuola con cui Mavis instaura un singolare legame

Trattasi, invece, sì di una commedia – più o meno -, ma di quelle per niente “carine” e senz’altro non propriamente “politically correct”.
ESATTAMENTE il tipo di film che di questi tempi FA PER ME.
Ammetto che innamorarsi del sottotitolo – geniale nella sua banalità (Everyone gets old. Not everyone grows up, ovvero “Tutti invecchiano. Non tutti crescono…”) – non è esattamente il modo più razionale per identificare un bel film: non è molto diverso dal scegliere un libro perché ti piace la copertina (anche se, prima o poi, ci si casca tutti…).

Il regista Jason Reitman sul set del film

Infatti, garantisco che anche tutte le altre premesse sembrano ottime.
Innanzi tutto, la protagonista è Charlize Theron, un’attrice che – a prescindere dal cromosoma Y o dalla sponda frequentata – bisogna ammetterlo, in genere in scena fa sempre la sua porca figura… Qui, poi, veste a suo discapito i panni di una “bellezza” talmente sgradevole nei modi e nell’anima (aggressiva, volgare e pure un po’ psicotica), da farsi perdonare le forme e gli zigomi perfetti.

Charlize Theron in una scena del film: una furibonda Mavis se la prende con Beth (Elizabeth Reaser), colpevole di averle sporcato il vestito

Sintetizzando al massimo, la Theron è Mavis, scrittrice di narrativa per adolescenti (in inglese detta, appunto, “young adult fiction”), che dopo aver divorziato ha l’insana idea di tornare nel paese dov’era cresciuta con il preciso intento di rimettersi con Buddy, l’ex fidanzato dei “tempi d’oro” delle superiori, grazie al quale è convinta di poter dare una svolta alla sua vita. Lui, naturalmente, non solo è felicemente sposato, ma anche ormai prossimo alla paternità…

Charlize Theron sul set di "Young adult" mentre prepara una scena insieme al regista del film

Ma bei lineamenti e prevedibili equivoci a parte, a mio avviso ancor più allettanti sono i nomi del regista, già due volte candidato all’Oscar, Jason Reitman (lo stesso della “black comedy” Thank You for Smoking, del 2005, del “comedy drama” Juno, del 2007, e di Tra le nuvole, del 2009, con George Clooney) e della sceneggiatrice Diablo Cody (pseudonimo di Brook Busey, che con Reitman aveva già collaborato firmando la sceneggiatura di Juno).
Sfortunatamente, in barba alla “disponibilità della locandina in versione italica”, nel nostro Paese la pellicola approderà solo il prossimo 9 marzo…
Il debutto Usa, invece, è vicino: prime proiezioni venerdì 9 dicembre e distribuzione all over the country sette giorni dopo.
Qualcuno potrebbe perciò cedere alla curiosità di ravanare nel web fra qualche settimana per dare un’occhiata in anteprima… Beh, a meno che questo qualcuno non sia davvero fluent in English, glielo sconsiglio: sospetto che perdersi anche solo qualche battuta sarebbe un delitto.

L’unica caduta d’appeal, per quanto mi riguarda, è l’attore che interpreta il bersaglio delle mire amorose di Mavis, Patrick Wilson:

Patrick Wilson

– fronte molto alta (pure troppo);
– faccia da pancotto;
– sorriso a 32 denti, con l’aggravante di un uso spudorato di faccette di porcellana…
Sarà anche bravo (insomma, può darsi…), ma proprio non è il mio tipo!
Peccato per me, perché è chiaro che a Hollywood qualcuno in questo periodo sta investendo molto su di lui: altrimenti non si spiegherebbe come la qui scrivente mamma&casalinga – non esattamente “mondana” al momento e perciò più o meno schiava della programmazione di Sky – lanciandosi in un paio di noleggi da Blockbuster se lo sia trovato fra i piedi ben due volte nelle ultime due settimane! Era infatti sia nella commediola Due cuori e una Provetta, con Jennifer Aniston, nella parte del “donatore di sperma” che – alleluia! – giustamente scompariva all’ombra di Jason Bateman (lui sì che mi piace: fra l’altro, era anche nel cast di Juno e Tra le nuvole, e quest’anno l’ho visto in Come ammazzare il capo… e vivere felici, una commedia nera davvero, davvero gustosa) – sia nell’altrettanto leggero Il buongiorno del mattino, dove invece già lo facevano inspiegabilmente passare per oggetto del desiderio della protagonista.
Come si dice in questi casi, de gustibus

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